FAGGETA DELLA BARBOTTINA
La Faggeta della Barbottina o Faggeta di Calizzano viene considerata la più rigogliosa della Liguria e una delle più belle d’Italia per estensione e dimensione, grazie alla presenza dei suoi monumentali alberi di Faggio (Fagus Sylvatica) che raggiungono i 30-40 mt di altezza. Nel pieno centro della Faggeta, gli alberi sembrano formare una cupola di fronde e si ha quindi l’impressione di essere all’interno di un palazzo naturale. Gli alberi secolari rappresentano un vero e proprio patrimonio naturalistico, ambientale e culturale, grazie alla loro imponenza rendono l’ambiente nel bosco fresco e ombroso, idoneo a belle passeggiate. Ad arricchirne la bellezza, oltre i faggi, si possono ammirare altre specie arboree, quali la betulla, l’abete bianco, il pino silvestre, l’acero montano e molte altre!
IL RIO NERO
Il Rio Nero è un fume che nasce a Bardineto, scorre nella frazione Mereta fino al centro di Calizzano attraverso la zona SIC (Sito di Interesse Comunitario). Il Rio è inoltre stato designato come Zona Speciale di Conservazione.
L’area che comprende il Rio Nero ha un’estensione di 943 ettari e interessa sia il comune di Calizzano, sia quello di Bardineto. La zona è molto boscosa e ricca di corsi d’acqua e presenta un’interessante varietà di flora e fauna tutta da scoprire!
IL CASTELLO
COLLE DEL MELOGNO
I LAGHETTI DI CRAVÈ
Per raggiungere il Laghetti di Cravè si parte dalla strada ex statale 490 del Colle del Melogno. Poco dopo la Località Franchella si scende verso destra e seguendo il corso del Rio Frassino si attraversano in ordine il Rio Tana, il Rio Urucotti-Ariburni e infine il Rio Pisciarotta. Procedendo immersi nella Faggeta si raggiunge la Località Cravè dove si possono ammirare piccoli laghetti scavati nelle rocce del Rio Frassino.
LE FONTANE DI CALIZZANO
- La “Fontana Da Mora“. Secondo la tradizione, l’acqua che sgorga da questa fontana sarebbe perfetta per combattere l’inappetenza, per favorire la digestione e si pensa possa avere effetti benefici per chi soffre di artrosi, reumatismi, flebiti e infiammazioni croniche. Sempre secondo la cultura popolare, nei pressi di questa fontana, si aggirerebbe la presenza spiritica di una ragazza saracena e/o corvina.
- La “Fontana Da Madunena“. Anche questa fontana era considerata perfetta per curare infiammazioni e reumatismi e in passato è stata meta di pellegrinaggi pseudo-religiosi.
- La “Fontana Dei Bricten” è considerata la fontana più antica e classica dagli abitanti della frazione Caragna. Anche ad essa sono associate proprietà curative per problemi quali infiammazioni croniche, artrosi e flebiti.
- La “Fontana D’Ambron” è ritenuta perfetta per curare gastriti, coliti, cistiti e gotta. L’acqua che da essa scorre è molto leggera.
- La “Fontana Cruvoyra” è la fonte più frequentata. La sua acqua è adatta a curare gastriti, coliti, cistiti e gotta, per la bassa concentrazione di ferro che essa contiene.
I FORTI NAPOLEONICI
Il primo di questi è il “Forte Centrale” il quale presenta una struttura poligonale ed è circondato interamente da un fossato. Il forte è attraversato dalla strada provinciale 490 che permette di raggiungere il confine con il Piemonte. Questa fortezza è distribuita su due piani e presenta ancora le originali chiusure metalliche e le finestre con le rifiniture in laterizio. Salendo al secondo piano del forte, si possono intravedere ancora le tracce del pavimento ligneo e delle volte a botte che vi erano in origine.
Il terzo forte che è possibile visitare è il “Forte Merizzo” che è situato sull’omonimo Bric a 1275 m slm. Esso venne costruito tra il 1883 e il 1890 come appoggio al forte Centrale del Melogno.