COSA VEDERE
A Calizzano

FAGGETA DELLA BARBOTTINA

La Faggeta della Barbottina o Faggeta di Calizzano viene considerata la più rigogliosa della Liguria e una delle più belle d’Italia per estensione e dimensione, grazie alla presenza dei suoi monumentali alberi di Faggio (Fagus Sylvatica) che raggiungono i 30-40 mt di altezza. Nel pieno centro della Faggeta, gli alberi sembrano formare una cupola di fronde e si ha quindi l’impressione di essere all’interno di un palazzo naturale. Gli alberi secolari rappresentano un vero e proprio patrimonio naturalistico, ambientale e culturale, grazie alla loro imponenza rendono l’ambiente nel bosco fresco e ombroso, idoneo a belle passeggiate. Ad arricchirne la bellezza, oltre i faggi, si possono ammirare altre specie arboree, quali la betulla, l’abete bianco, il pino silvestre, l’acero montano e molte altre!

IL RIO NERO

Il Rio Nero è un fume che nasce a Bardineto, scorre nella frazione Mereta fino al centro di Calizzano attraverso la zona SIC (Sito di Interesse Comunitario). Il Rio è inoltre stato designato come Zona Speciale di Conservazione.
L’area che comprende il Rio Nero ha un’estensione di 943 ettari e interessa sia il comune di Calizzano, sia quello di Bardineto. La zona è molto boscosa e ricca di corsi d’acqua e presenta un’interessante varietà di flora e fauna tutta da scoprire!

IL CASTELLO

A Calizzano è possibile visitare i ruderi di un antico castello risalente probabilmente al XIII secolo, ma che alcuni studiosi collocano addirittura nel X secolo. Il castello è situato sulla cima di un’altura che sovrasta il borgo ed è stato ampliato per ordine del marchese Enrico II del Carretto. Nel 1450 venne distrutto nel corso di una lotta fratricida tra i vari esponenti della famiglia dei Del Carretto. In seguito, il castello passò agli spagnoli e ai genovesi e nel Settecento venne demolito totalmente dagli eserciti napoleonici.

COLLE DEL MELOGNO

Facilmente raggiungibile sia da Finale Ligure che da Calizzano ha due grandi motivi di interesse: storico perché l’itinerario permette di ammirare e visitare tre fortezze napoleoniche costruite nella seconda metà dell’800, subito dopo l’unità d’Italia, per contrastare un’ipotetica invasione dal mare da parte di truppe francesi; dal punto di vista ambientale, invece, permette di visitare la stupenda faggeta del Melogno, considerata una delle più belle dell’intera regione.

I LAGHETTI DI CRAVÈ

Per raggiungere il Laghetti di Cravè si parte dalla strada ex statale 490 del Colle del Melogno. Poco dopo la Località Franchella si scende verso destra e seguendo il corso del Rio Frassino si attraversano in ordine il Rio Tana, il Rio Urucotti-Ariburni e infine il Rio Pisciarotta. Procedendo immersi nella Faggeta si raggiunge la Località Cravè dove si possono ammirare piccoli laghetti scavati nelle rocce del Rio Frassino.

LE FONTANE DI CALIZZANO

  • La “Fontana Da Mora“. Secondo la tradizione, l’acqua che sgorga da questa fontana sarebbe perfetta per combattere l’inappetenza, per favorire la digestione e si pensa possa avere effetti benefici per chi soffre di artrosi, reumatismi, flebiti e infiammazioni croniche. Sempre secondo la cultura popolare, nei pressi di questa fontana, si aggirerebbe la presenza spiritica di una ragazza saracena e/o corvina.
  • La “Fontana Da Madunena“. Anche questa fontana era considerata perfetta per curare infiammazioni e reumatismi e in passato è stata meta di pellegrinaggi pseudo-religiosi.
  • La “Fontana Dei Bricten” è considerata la fontana più antica e classica dagli abitanti della frazione Caragna. Anche ad essa sono associate proprietà curative per problemi quali infiammazioni croniche, artrosi e flebiti.
  • La “Fontana D’Ambron” è ritenuta perfetta per curare gastriti, coliti, cistiti e gotta. L’acqua che da essa scorre è molto leggera.
  • La “Fontana Cruvoyra” è la fonte più frequentata. La sua acqua è adatta a curare gastriti, coliti, cistiti e gotta, per la bassa concentrazione di ferro che essa contiene.

I FORTI NAPOLEONICI

A Calizzano è possibile visitare 3 antichi forti napoleonici che sono stati edificati nel periodo compreso fra il 1883 e il 1895 per impedire ad eventuali eserciti nemici provenienti dal mar Ligure, di raggiungere il Piemonte.
Il primo di questi è il “Forte Centrale” il quale presenta una struttura poligonale ed è circondato interamente da un fossato. Il forte è attraversato dalla strada provinciale 490 che permette di raggiungere il confine con il Piemonte. Questa fortezza è distribuita su due piani e presenta ancora le originali chiusure metalliche e le finestre con le rifiniture in laterizio. Salendo al secondo piano del forte, si possono intravedere ancora le tracce del pavimento ligneo e delle volte a botte che vi erano in origine. 
Il secondo forte del complesso difensivo è il “Forte Tortagna”. Questo forte si trova più a sud del Colle del Melogno e per raggiungerlo è necessario percorrere una strada militare sterrata. La struttura ha una forma poligonale ed è circondata da un fossato protetto da caponiere. Consta di un unico piano e l’accesso è costituito da un ponte di legno che ora non è più stabile. Questo forte è tristemente noto anche perché nel 1944 fu teatro dell’eccidio di 17 giovanissimi alpini da parte dei partigiani della 5ª Brigata Garibaldina.
Il terzo forte che è possibile visitare è il “Forte Merizzo” che è situato sull’omonimo Bric a 1275 m slm. Esso venne costruito tra il 1883 e il 1890 come appoggio al forte Centrale del Melogno.

IL BOSCO DELLE STREGHE

Il Bosco delle Streghe è uno spazio ludico-didattico situato vicino al centro di Calizzano, presso la località La Pineta. È un’area adatta a grandi e piccini, perfetta per vivere appieno il bosco e il suo habitat. Il territorio è ricco di diverse specie di funghi, che potrai imparare a riconoscere grazie alle tabelle presenti lungo il percorso, e di aneddoti curiosi, come la favola di Messer Boleto Pino. È il luogo ideale per imparare divertendosi!
ESTATE 2023